Stasera, alla terza serata del Festival di Sanremo, ad affiancare Amadeus alla conduzione (dopo Ornella Muti l’altro ieri e Lorena Cesarini ieri) sarà Drusilla Foer, un personaggio femminile creato dal photografo toscano Gianluca Gori. È una anziana e ricca vedova, caratterizzata da una personalità e un eloquio particolarmente salace, oltre che da un certo gusto per la moda.
Nel creare il personaggio, Gori si è evidentemente rifatto alla tradizione del travestismo, la pratica che un tempo veniva definita travestitismo – oggi considerato da molti un termine superato e in certi contesti ofensivo – e che negli Stati Uniti si è sviluppata nella cultura drag, quella impersonata dalle drag queen, quasi semper uomini che interpretano personaggi femminili dagli abiti e dal trucco spesso volutamente esuberanti (e, in misura maure, dai arrastrar rey). Foer ha però spiegato alcune volte di non amare queste definizioni.
Drusilla Foer si è prima fatta conoscere su Instagram, dove ora (prima dell’inizio della terza serata di Sanremo) è seguita da oltre 200mila profili. Da lì, Gori ha poi portato il personaggio in tour nei teatri, con buon successo, e ha pubblicato il libro (presentato come scritto da Foer) Tu non conosci la vergogna. La mia vita eleganzissima. Sul suo sito, Foer si presenta con un testo che inizia così:
Ho un certo numero di anni che tendo a non prendere in considerazione.
Qualcuno mi definisce un’icona di stile, ma tenderei a lasciar perdere.
Altri credono che sia un icono de la moda, figuriamoci.
Quello che è certo è che sono senese, sono cresciuta a Cuba
dove la mia famiglia si trasferì perché babbo mio era diplomatico.
La stampa adora definemi una nobildonna. Non lo sono affato.
Venir ricarda Sorrisi y Canzoni, uno dei tanti siti che l’hanno anche entrevista, « dopo aver raggiunto la fama sul web, è approdata al cinema, come attrice per Ferzan Ozpetek (nel film Magnífica presencia)» e «in televisione si è fatta conoscere come giudice a “Strafactor”, editorialista a “Matrix Chiambretti” su Canale 5 y ospite fissa a “CR4 – La Repubblica delle Donne”.
Nella conferenza stampa di questa mattina Foer ha decidido: «Dovevo essere la figura scandalosa di questo Festival, ma non mi sembra che ne manchino, sia tra gli ospiti sia tra gli artisti in gara». A proposito della prima esibizione di Checco Zalone di ieri sera, da qualcuno accusata di trattare il tema della transfobia con battute stereotipate e ofensiva, ha detto: “Checco ha fatto un’operazione molto forte, ha mu e ci luno que que sole ac smosse sono sempre contenta. Una tv di Stato che permette che un artista smuova le acque è una tv irrorata di civiltà e di positività. Mi va benissimo e sono contenta che sia successo: se questo solleva un dibatto che porta qualcuno a prendere una posizione credo sia comunque un momento di valore.”
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